Persistono gravi inadempienze da parte dell’ASL di Brescia
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Aggiornamento Medicina dei Servizi Sempre aperto il contenzioso con l’ASL di Brescia per la non corretta applicazione della convenzione nazionale del 2005 e della non applicazione totale dell’accordo regionale lombardo del 2007 per i medici della Medicina dei Servizi (MdS). In particolare si lamenta: La “gerarchizzazione” dei rapporti tra medici della MdS e vertici dell’Azienda/ Distretto n.1 al posto del normale rapporto di collaborazione previsto in convenzione. I medici della MdS non sono dipendenti!; L’aumento delle ore di servizio realizzato dall’Azienda senza il rispetto della graduatoria prevista in convenzione a danno dei medici più anziani; L’utilizzo dei medici per compiti impropri o per attività inconciliabili con la programmazione del lavoro ordinario o in urgenza o ancora per attività imposte senza la necessaria esperienza o formazione preventiva. Nonostante un recente incontro, nel quale è stata data la disponibilità alla partecipazione nelle commissioni invalidi, pare che i vertici del Distretto N.1 vogliano continuare per la loro strada senza tenere conto degli accordi sottoscritti. Tale comportamento dei vertici del Distretto N.1, assolutamente inadeguati, è purtroppo già noto anche per i medici dell’Assistenza Primaria spesso tormentati per motivi poco rilevanti ed inutili. Resta poi totalmente disatteso l’accordo regionale del 2007 che prevede: Specifici programmi di formazione ed aggiornamento per un valore pari ad euro 1.200,00 per medico della MdS. Questo significa che ASL e distretto non hanno capito che è necessario investire su questo personale per ottenere, nei limiti dell’orario settimanale, nuove prestazioni; L’individualizzazione di specifici progetti di lavoro da concordare anche per gli aspetti economici; L’individualizzazione di figure di coordinamento tra i medici della MdS come referenti per le attività e nei rapporti con i vertici aziendali e distrettuali. E’ stato chiesto all’ASL di portare questi argomenti in Comitato Aziendale, ma al momento ciò non è stato fatto. Si segnala infine l’irrogazione di una sanzione disciplinare in maniera non conforme alla convenzione e senza giuste, a nostro giudizio, motivazioni. Si è chiesto l’annullamento del provvedimento. Il presidente UMI:dott. Francesco Falsetti